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Tigri e Teoremi [electronic resource] :Scrivere teatro e scienza / by Maria Rosa Menzio.

by Menzio, Maria Rosa [author.]; SpringerLink (Online service).
Material type: materialTypeLabelBookSeries: iblu: Publisher: Milano : Springer Milan, 2007.Description: XII, 244 pagg. online resource.ISBN: 9788847006423.Subject(s): Education | Science -- Study and teaching | Science (General) | Education | Science Education | Popular Science, generalDDC classification: 507.1 Online resources: Click here to access online
Contents:
La scienza, ovvero la montagna -- Il teatro, ovvero la scala di Giacobbe -- Teatro e Scienza, ovvero la contaminazione -- Giano bifronte e il Signore del Tempo -- Il ciambellano: Teatro e Scienza oggi -- Teatro di strada: mimo e circo alle prese con le formule -- I peccati capitali -- La meraviglia quale madre del sapere.
In: Springer eBooksSummary: Dalla scienza secondo Popper e Toulmin al teatro secondo Morteo e Brecht, viene costruito un percorso tra le due discipline che porta a un originale intreccio fra i due campi: l’emozione che ci provoca uno spettacolo teatrale si può paragonare al piacere che ci procura un teorema dimostrato in maniera impeccabile. Scopo del libro è quello di insegnare a scrivere "Teatro e Scienza". Vedere il sipario aprirsi davanti a una propria pièce scientifica, scritta con rigore dopo essersi documentati e aver analizzato e confrontato le fonti. Il segreto di tale scrittura sta in due direttive che funzionano bene sia nella Scienza sia nel Teatro: <perfezione> e <semplicità>. Sia chi recita sia chi assiste a uno spettacolo teatrale vede una bella finzione, ma sa perfettamente che di finzione si tratta, dunque non c’è inganno, ma verità. D’altro canto si pensa che la scienza sia la detentrice di certezze assolute. Però se noi non vogliamo soltanto la verità, ma anche una verità che sia bella e interessante, allora scopriamo nella scienza un’infinita poesia. Si analizzano dunque testi teatrali "insoliti": il Dialogo sui Massimi Sistemi di Galileo, Copenaghen di Frayn, Dimostrazioni e Confutazioni di Lakatos, I Fisici di Durrenmatt e molti altri ancora. La scrittura delle pièce drammatiche viene smontata ed esaminata, e così si impara a scrivere di scienza con lo strumento teatrale. Proviamo a esprimere in parole le idee e le emozioni che hanno fatto la storia delle scoperte scientifiche. Lo studio di tali materie è stato spesso tacciato di aridità, mentre, attraverso lo strumento teatrale, si cerca di mostrarne l’incanto. Inoltre, in qualità di drammaturghi, ci è concesso di colmare le lacune che hanno lasciato i documenti storici e scientifici, e inventare completamente alcune vicende che, se non sono vere, possono però essere verosimili. Si impara in tal modo a <creare> in palcoscenico una serie di mondi possibili, degli <intrecci> che trattino di scienza e che siano coerenti con la verità documentata.
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La scienza, ovvero la montagna -- Il teatro, ovvero la scala di Giacobbe -- Teatro e Scienza, ovvero la contaminazione -- Giano bifronte e il Signore del Tempo -- Il ciambellano: Teatro e Scienza oggi -- Teatro di strada: mimo e circo alle prese con le formule -- I peccati capitali -- La meraviglia quale madre del sapere.

Dalla scienza secondo Popper e Toulmin al teatro secondo Morteo e Brecht, viene costruito un percorso tra le due discipline che porta a un originale intreccio fra i due campi: l’emozione che ci provoca uno spettacolo teatrale si può paragonare al piacere che ci procura un teorema dimostrato in maniera impeccabile. Scopo del libro è quello di insegnare a scrivere "Teatro e Scienza". Vedere il sipario aprirsi davanti a una propria pièce scientifica, scritta con rigore dopo essersi documentati e aver analizzato e confrontato le fonti. Il segreto di tale scrittura sta in due direttive che funzionano bene sia nella Scienza sia nel Teatro: e . Sia chi recita sia chi assiste a uno spettacolo teatrale vede una bella finzione, ma sa perfettamente che di finzione si tratta, dunque non c’è inganno, ma verità. D’altro canto si pensa che la scienza sia la detentrice di certezze assolute. Però se noi non vogliamo soltanto la verità, ma anche una verità che sia bella e interessante, allora scopriamo nella scienza un’infinita poesia. Si analizzano dunque testi teatrali "insoliti": il Dialogo sui Massimi Sistemi di Galileo, Copenaghen di Frayn, Dimostrazioni e Confutazioni di Lakatos, I Fisici di Durrenmatt e molti altri ancora. La scrittura delle pièce drammatiche viene smontata ed esaminata, e così si impara a scrivere di scienza con lo strumento teatrale. Proviamo a esprimere in parole le idee e le emozioni che hanno fatto la storia delle scoperte scientifiche. Lo studio di tali materie è stato spesso tacciato di aridità, mentre, attraverso lo strumento teatrale, si cerca di mostrarne l’incanto. Inoltre, in qualità di drammaturghi, ci è concesso di colmare le lacune che hanno lasciato i documenti storici e scientifici, e inventare completamente alcune vicende che, se non sono vere, possono però essere verosimili. Si impara in tal modo a in palcoscenico una serie di mondi possibili, degli che trattino di scienza e che siano coerenti con la verità documentata.

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