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Il cielo sopra Roma [electronic resource] :I luoghi dell’astronomia / by Roberto Buonanno.

by Buonanno, Roberto [author.]; SpringerLink (Online service).
Material type: materialTypeLabelBookSeries: I blu, Pagine di scienza: Publisher: Milano : Springer Milan, 2008.Description: IX, 184 pagg. online resource.ISBN: 9788847006720.Subject(s): Physics | Astronomy | Physics -- History | Physics | Astronomy, Astrophysics and Cosmology | History of Physics | Popular Science in Astronomy | AstronomyDDC classification: 520 Online resources: Click here to access online
Contents:
Al’interno del Vaticano -- Il Collegio Romano -- La guerra dei telescopi fra piazza Navona e Montecitorio -- Le specole di Roma fra il ?600 e il ?700 -- I barattoli capitolini e gli osservatori del’Ottocento -- Il secolo nuovo.
In: Springer eBooksSummary: L’astronomia a Roma c’è sempre stata, ma un po’ nascosta: era nei palazzi, nelle chiese o, meglio, sopra le chiese, specole disseminate lungo un percorso che oramai conoscono in pochi. I romani hanno assistito, incuriositi ed impauriti, al rogo di Giordano Bruno in un angolo di Campo de' Fiori a loro familiare, ma probabilmente non capirono bene di quale colpa fosse accusato. Non pensarono certo che si trattasse di un filosofo e di uno scienziato che aveva cercato di immaginare in che modo era fatto il mondo. Chi era questo Galileo, di cui si celebrava il processo a S. Maria sopra Minerva? Era un uomo che voleva cambiare la prospettiva del mondo e che, per questo, era stato ammonito da Roberto Bellarmino. E chi era questo gesuita, Secchi, che nel 1870 costringeva gli Italiani a privare Roma del suo Osservatorio Astronomico, visto che il Direttore non riconosceva lo Stato Italiano? Come è possibile che dopo la visita di Hitler a Mussolini alla vigilia della Guerra, la Germania decise di regalare all’Italia un Osservatorio Astronomico completo? Forse, è a causa di questa storia che i luoghi dell’astronomia a Roma si trovano disseminati lungo un percorso nel quale ancora oggi si possono ritrovare i segni di Osservatori Astronomici che sono stati attivi e che, per la loro natura, restano nascosti e misteriosi. E che, proprio per questo, vale la pena di non dimenticare.
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QB460-466 (Browse shelf) Available
QB980-991 (Browse shelf) Available
Long Loan MAIN LIBRARY
QB1-991 (Browse shelf) Available

Al’interno del Vaticano -- Il Collegio Romano -- La guerra dei telescopi fra piazza Navona e Montecitorio -- Le specole di Roma fra il ?600 e il ?700 -- I barattoli capitolini e gli osservatori del’Ottocento -- Il secolo nuovo.

L’astronomia a Roma c’è sempre stata, ma un po’ nascosta: era nei palazzi, nelle chiese o, meglio, sopra le chiese, specole disseminate lungo un percorso che oramai conoscono in pochi. I romani hanno assistito, incuriositi ed impauriti, al rogo di Giordano Bruno in un angolo di Campo de' Fiori a loro familiare, ma probabilmente non capirono bene di quale colpa fosse accusato. Non pensarono certo che si trattasse di un filosofo e di uno scienziato che aveva cercato di immaginare in che modo era fatto il mondo. Chi era questo Galileo, di cui si celebrava il processo a S. Maria sopra Minerva? Era un uomo che voleva cambiare la prospettiva del mondo e che, per questo, era stato ammonito da Roberto Bellarmino. E chi era questo gesuita, Secchi, che nel 1870 costringeva gli Italiani a privare Roma del suo Osservatorio Astronomico, visto che il Direttore non riconosceva lo Stato Italiano? Come è possibile che dopo la visita di Hitler a Mussolini alla vigilia della Guerra, la Germania decise di regalare all’Italia un Osservatorio Astronomico completo? Forse, è a causa di questa storia che i luoghi dell’astronomia a Roma si trovano disseminati lungo un percorso nel quale ancora oggi si possono ritrovare i segni di Osservatori Astronomici che sono stati attivi e che, per la loro natura, restano nascosti e misteriosi. E che, proprio per questo, vale la pena di non dimenticare.

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